martedì 9 febbraio 2016
sabato 6 febbraio 2016
Nothing changed at all
Basta un attimo e tutto può cambiare. E tutto crolla. Si creano confusione e disordine, non capisci più niente. Anche il tempo sembra essersi fermato in quell'istante. Nel giro di pochissimi giorni abbracci persone di cui non sapevi neanche l'esistenza, e delle quali non te ne frega un cazzo. Dicono frasi fatte costruite sulle circostanze, parole vuote a te che preferiresti stare da solo a rimettere insieme i pezzi. è stato uno schiaffo tanto doloroso quanto inaspettato, difficile da accettare e da credere vero.
Non è vero niente.
Non è vero niente.
Non è vero niente.
Trascorsa l'onda, si rientra nella routine quotidiana. Tutto scorre, come se nulla fosse successo. è cambiato tutto e non è cambiato niente. Sembra non essere riusciti a dargli la giusta importanza. L'importanza che meritava.
L'unica grande paura, adesso, è dimenticare. Dimenticare la risata, dimenticare il calore, dimenticare la sicurezza, dimenticare il volto senza più stagioni.
Si guarda avanti. Si riparte da qui.
"But if you close your eyes, does it almost feel like nothing changed at all?"
Arrivederci.
Questa illustrazione l'avevo disegnata l'estate scorsa (agosto 2015), sempre durante un momentaccio. Ma sembra acquisire più valore adesso per questo motivo: il 22.01.16 è venuto a mancare un mio parente, e la dedica di inizio post è in suo onore. Mi sono sentito di pubblicarla adesso, a distanza di due settimane, perché soltanto ora mi rendo conto di come il mondo continui a girare comunque, di come le giornate trascorrano inesorabili, come se davvero non fosse successo niente.
Non è giusto. Non lo è mai.
Ma non serve a niente lasciarsi trascinare dagli eventi. Possiamo andare oltre senza restare aggrappati al passato. Noi viviamo adesso e qui ed è questo che conta.
NickWorks.
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