venerdì 16 ottobre 2015

"Ci illudiamo di fare un viaggio, ma è il viaggio a fare noi"

Ciao amici!
Questa settimana ripropongo un'illustrazione già pubblicata sulla pagina Fb, ma che assume significato solo in questi giorni.
è la rappresentazione di un gruppo di amici dall'aspetto scanzonato, a bordo di una cabina telefonica londinese volante, volta in una non precisata direzione. Il tutto accompagnato da uno stormo di strani e curiosi volatili.



L'ho voluta pubblicare di nuovo perché ieri una mia cara amica è partita in missione per l'Etiopia e questo sarebbe un tributo alla sua nuova avventura.

L'illustrazione vuole essere una metafora del viaggio: sappiamo chi siamo, da dove veniamo e cosa ci lasciamo alle spalle, ma non dove stiamo andando. Il bambino indica un punto lontano; il ragazzo a destra si sporge per osservare al di là; l'uomo appeso alla cima scruta l'orizzonte con un binocolo e la ragazza sopra la cabina, dalla posizione in cui si trovava, volge lo sguardo alle spalle.
L'occhio viene guidato dallo stormo all'esterno della rappresentazione, verso l'ignoto e nulla ci è dato sapere se non che questi quattro personaggi, chi col sorriso, chi con qualche dubbio, chi con curiosità, hanno il mondo davanti a loro che li aspetta.

Un pensiero che faccio spesso è lasciare tutto quello che ho qui e andarmene per il mondo. Poter scrivere la mia storia proprio come la mia amica, come altre persone che conosco, come questi quattro compagni, forse proprio a bordo di una cabina telefonica, verso l'isola che non c'è!

"Il premio è il viaggio stesso." (Steve Jobs)

A presto Francesca! :):)

N!ck

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